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Polirone, raccolta fondi per i restauri della basilica

Serve un aiuto economico per la Basilica abbaziale del Polirone di San Benedetto Po. Il parroco don Albino Menegozzo nell’assemblea di martedì sera ha lanciato l’allarme sulla preoccupante situazione…

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Serve un aiuto economico per la Basilica abbaziale del Polirone di San Benedetto Po. Il parroco don Albino Menegozzo nell’assemblea di martedì sera ha lanciato l’allarme sulla preoccupante situazione finanziaria, illustrando l’iniziativaRiapri Basilica e Oratorioproposta con lo slogan«Garantisci 1, 5, 10 mq di Basilica; assicura 10, 100, 1000 mattoni di Oratorio».

«Per pagare i lavori in atto da quattro mesi – ha esordito don Albino – la parrocchia ha dato fondo a tutti i suoi risparmi ed ha potuto contare su un contributo di 150mila euro della Fondazione Bonoris e di 60mila euro donati da alcune parrocchie lombarde e dai residenti, per un totale di 346mila euro. Ma questa cifra è molto lontana dalla stima del bisogno complessivo, che per la Basilica è valutato in altri 335mila euro».

Un aumento del costo iniziale non indifferente, ma motivato dal direttore dei lavori, architetto Pavesi, con la modifica della progettualità in corso d’opera, per la gravità delle lesioni provocate dal sisma venute in luce progressivamente e per le difficoltà dell’intervento su un monumento storico.

Il parroco ha fatto presente che entro il 15 maggio c’è il bisogno di recuperare circa 200mila euro per la rendicontazione che dà diritto ai fondi europei; altrimenti si rischia l’interruzione dei lavori e si allontana la speranza di riaprire la Basilica domenica 19 ottobre, anniversario della riconsacrazione dopo i lavori di Giulio Romano.

Da qui l’idea di un appello diretto, di un’iniziativa forte, che si rivolga non solo ai parrocchiani sambenedettini ma anche alle parrocchie e ai cittadini del Mantovano che, non avendo subito danni per il terremoto, siano in grado di dare un contributo per il pieno recupero della Basilica giuliesca, dalle forme rinascimentali ma ricca di testimonianze d’arte precedenti, come i mosaici romanici di S. Maria o le linee gotiche del tiburio.

«Per questo – ha spiegato il parroco – abbiamo aperto una sottoscrizione che prevede la modalità della donazione gratuita liberale, ma anche il prestito a zero interessi con restituzione da uno a tre/quattro anni attraverso un versamento diretto, oppure attraverso un bonifico presso la Banca Popolare Emilia Romagna con la causale ((IT 11 I 0538757920000000956348)».

A riconoscimento delle donazioni o dei prestiti, la parrocchia realizzerà il “Liber Vitae”, un manoscritto con il nome di tutti gli offerenti, sul modello dell’antico Liber Vitae, che era posto a conclusione dell’Evangeliario di Matilde. Qui erano elencati tutti i benefattori del monastero: fra questi il papa Urbano II, la stessa Matilde, i nobili che lo avevano arricchito con le loro donazioni, gli artigiani che vi avevano lavorato.

Nella domenica della riapertura della Basilica, il libro verrà solennemente presentato all’altare e poi lasciato in mostra nel percorso di visita prima di essere conservato nell’archivio parrocchiale.

Oriana Caleffi http://gazzettadimantova.gelocal.it/tempo-libero/2014/04/25/news/polirone-raccolta-fondi-per-i-restauri-della-basilica-1.9110977

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